Infrastruttura neurale

C'è della sovrana ironia nel far dirigere il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti della nostra Repubblica a individui privi dei più elementari valori e principi (infra)strutturali.

Ultima miseria creativa, ultima si fa per dire, è l’uscita su Twitter a proposito dell’esclusione di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto dalla programmazione di "Che tempo che fa" (e dall’idea di possedimento feudale della Rai): quel rozzo "Belli ciao" connota con precisione chirurgica l’infrastruttura neurale che c’è a monte, al punto che anche Selvaggia Lucarelli l’ha definita, con fin troppa delicatezza (almeno per il grado scolastico), una frase da bulletto del liceo.

Infrastrutture d'interni

Bulletto ministeriale che associa, evidentemente non a caso, la Rai alla più classica infrastruttura dei trasporti utile solo a trasportare birilli senz’anima (politica) da una poltroncina all'altra.

Nel 1924, Gal (Gabriele Galantara, 1865-1937) pubblicava questa vignetta sul giornale satirico "L'Asino", dopo anni di minacce e aggressioni squadriste concluse con la chiusura forzata delle pubblicazioni.

Infrastruttura di potere

Oggi, novantanove anni dopo, la nuova infrastruttura del potere prende forma: la forma incolta e violenta di un fascismo tragicamente sempre presente.

Francesco Scura '23