Bella, bionda e dice anche cose di sinistra
Jul 19, 2023Una storia troppo bella (e necessaria) per non essere vera, un'identità da call to action, da invito all'azione, da arringa di popolo.
Ma, soprattutto, bella, bionda e che dice anche cose di sinistra: una giovane guerriera progressista dei liberal americani sempre in polemica con tutti, dal neo-conservatorismo della Corte suprema statunitense all'ex presidente Donald Trump, dal governatore oscurantista della Florida Ron DeSantis agli anti-abortisti, costantemente in prima fila in difesa dei diritti civili, da Black Lives Matter ai diritti dei lavoratori e per una sanità accessibile a tutti.
Erica Marsh, in neanche un anno, è diventata l'astro nascente della nuova sinistra americana e internazionale, un faro di speranza nella lunga notte degli estremismi repressivi di matrice reazionaria e fascista che ormai proliferano in ogni parte del mondo.
Impegnata e con la spunta blu
Erica Marsh non ha fatto in tempo ad arrivare che ha subito cambiato le regole del gioco, ha smosso più coscienze tra Twitter, Tiktok e gli altri social network che intere campagne politiche in giro per il mondo.
Soprattutto, Erica Marsh aveva anche la spunta blu dei personaggi verificati su Twitter.
Sarà quindi che diceva cose proprio di sinistra, almeno lei, ma il Washington Post ha rovinato tutto scoprendo che Erica Marsh non esiste, è spuntata dal nulla (politico) e nel nulla virtuale è ritornata.
Denigrazione al (virtuale) femminile
Dopo aver saccheggiato i social crescendo al ritmo di migliaia di follower al giorno, c'è chi l'ha definita una provocatrice di destra, un'agente del nemico, una donna di facili costumi e, acuto contraltare, un'aspirante politica troppo arrabbiata e bisognosa quindi di una più assidua vita sessuale.
Il sistema con cui ha (hanno?) lavorato è stato tanto semplice quanto efficace: "Un trumpiano mi ha detto che i miei follower sono dei bot: proviamogli che si sbaglia".
Ed ecco un profluvio inarrestabile di decine di migliaia di messaggi e condivisioni.
C'è quasi da sperare che qualche (ex) segretario del maggiore partito di sinistra in Italia si risvegli virtuale e raggiunga Erica Marsh nel mondo di fantasia in cui si possono ancora affermare pensieri di uguaglianza e solidarietà.
Francesco Scura '23
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