Il mondo come il Taj Mahal
Nov 10, 2023Questa mattina diverse testate hanno diffuso la notizia secondo la quale il Taj Mahal sta scomparendo alla vista a causa dello smog.
Mi viene in mente che il 30 novembre prenderà inizio a Dubai la "COP 28", dove, come ogni volta, si proporranno nuovi stili di vita per contrastare il cambiamento climatico, ridurre le emissioni nocive, per sostenere i Paesi più deboli, si rafforzerà, credo, il meccanismo loss & damage (perdite e danni) varato dalla Comunità Europea nella "COP 27" per aiutare nella transizione ecologica le nazioni con maggiore difficoltà economica, si sottolineerà nuovamente la necessità di uscire dai combustibili fossili e di potenziare le energie rinnovabili, si chiederà a gran voce maggior cura della salute pubblica, quindi, di nuovo, meno emissioni, meno contaminazioni, regimi alimentari più sani.
Simboli di un sistema collassato
Il Taj Mahal che scompare non è un problema per i turisti che non riescono più a fare i selfie davanti a uno dei monumenti più famosi al mondo, ma è il simbolo di un sistema ormai da tempo collassato che uccide chi lo ha creato e che, secondo meccanismi altamente psicotici, continua ad alimentarlo, è un serpente che, non si morde la coda, se la ingoia arrivando a ingurgitare direttamente la propria testa.
Secondo uno studio di Greenpeace del 2020, nelle cinque città più popolose dell'India sono morte, a causa delle emissioni nocive, in particolare "PM 2,5", 160.000 persone.
Guardando nel nostro Paese, basta collegarsi al "Registro tumori" dell'I.S.S. - Istituto Superiore di Sanità per vedere il continuo incremento delle diverse patologie, nonostante i determinanti sforzi della ricerca scientifica per contrastarle.
Perdite e danni globali
Abbiamo bisogno di un modello globale, a mio modesto avviso, abbiamo bisogno di una visione, a oggi assente, omnicomprensiva di tutti i diversi aspetti e settori, perché il nostro sistema ecologico funziona esattamente come il nostro corpo: se ho un problema alla circolazione del sangue, non dipende dalla circolazione stessa, ma da diversi fattori che la influenzano (il mio cuore, il mio apparato digerente, il mio cervello) e lei stessa influenza il buon funzionamento dei miei organi vitali, e questo meccanismo si applica ad ogni parte del mio corpo; così funziona anche il nostro mondo, se un Paese inquina più di un altro, ne risentono tutti, non solo le terre più vicine, ma anche quelle più distanti, perché l'acqua e l'aria si muovono, portando particelle mefitiche ovunque, l'inquinamento danneggia gli alimenti che vengono esportati, determina ovviamente flussi migratori verso luoghi più vivibili, modificando ecologicamente i territori.
Se una nazione danneggia il proprio territorio, danneggia la vita dell'intero globo terrestre; se una nazione è in guerra con un'altra, danneggia l'intero globo terrestre, ricordiamoci bene che le armi inquinano e uccidono due volte; se una nazione cura il proprio territorio senza dialogare con il resto del mondo non aiuta l'intero sistema e ne viene comunque danneggiato.
Abbiamo bisogno di un sistema veramente globale.
Chiara Bellini '23
Crediti fotografici: Ammy Singh, Unsplash.
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