Fangodzilla
Sep 02, 2023"Mostruosa macchina del fango": non lo dice il bue che dà del cornuto all'asino, ma tutta una serie di improbabili (e fascistissimi) rappresentanti istituzionali che danno dell'utile idiota a tutti gli Italiani.
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, dopo aver miagolato nel buio per mesi come neanche gli studenti più negati dell'ultimo banco, non ha potuto fare altro che sollecitare prima, e avallare poi, le dimissioni del suo capo della comunicazione istituzionale.
Capo della comunicazione istituzionale che, ovviamente (e nel solco della miseria politica di cui Berlusconi è stato misero maestro) ha parlato di una mostruosa macchina del fango, che evidentemente conosce così approfonditamente da poterla riconoscere nei sani (e democratici) diritti di critica e dissenso.
Appunto, i buoi e gli asini di cui parlavamo all'inizio.
La comunicazione istituzionale
Peccato però, e non è poco, che la comunicazione istituzionale sia complessivamente altro, e soprattutto di altro profilo: significa infatti promuovere e difendere l'immagine e la reputazione di un'organizzazione o istituzione, sia essa pubblica o privata, includendo in quest'attività la gestione delle relazioni con i media, la creazione di contenuti informativi e la partecipazione a eventi e iniziative di rilievo per l'organizzazione; ma non solo, dato che la comunicazione istituzionale si occupa anche di coordinare le strategie di comunicazione interne ed esterne dell'istituzione, assicurando coerenza e coesione nei messaggi trasmessi; e ancora, richiedendo una costante analisi del contesto e delle tendenze di mercato, al fine di adattare le strategie comunicative alle esigenze e agli obiettivi dell'organizzazione; infine, la comunicazione istituzionale svolge un ruolo fondamentale nella gestione delle crisi e delle situazioni di emergenza, fornendo supporto e informazioni chiare e tempestive al pubblico e ai media di riferimento.
In questo contesto, la capacità di comunicare in modo efficace e trasparente diventa essenziale per preservare la reputazione e la fiducia dell'organizzazione.
Quindi, il finalmente ex capo della comunicazione istituzionale della Regione Lazio (e, tra una latitanza e una condanna, anche ex Fronte della gioventù, ex Lotta studentesca, ex Terza posizione) non ha più potuto garantire, incredibilmente e sorprendentemente, sembianze e simulacri di efficacia, trasparenza, reputazione e fiducia.
"Posso testimoniare in prima persona l'evoluzione della personalità di De Angelis: un percorso di maturazione, di auto-consapevolezza e di trasformazione interiore", ha dichiarato Francesco Rocca, facendo finta di dimenticare che le responsabilità penali si possono estinguere, in un modo o nell'altro, ma non quelle contrarie al vivere civile, all'etica comune o semplicemente ai principi universali di uguaglianza e di rispetto.
Principi e valori seppelliti anche cambiando completamente argomento, come a proposito della responsabilità di uno stupro.
Vita autarchica e proba
Più o meno nello stesso momento, infatti, un giornalista di Rete 4 (sì, ci sono queste due parole nella stessa frase) ha dichiarato: "Se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi".
Sarà una coincidenza, ma il brillante giornalista che sicuramente non si ubriaca, non perde i sensi e quindi non viene stuprato è anche il compagno di vita (autarchica e proba) della presidente del consiglio della nostra Repubblica.
Coincidenze, sicuramente: asini, buoi, lupi (e altri animali) a briglia sciolta.
Francesco Scura '23
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