Nell'infinita luce dell'Antartide
Sep 09, 2023La permanenza in Antartide è stata caratterizzata da un'eterna luce del giorno, con il sole che non tramonta mai, e dalla sorprendente bellezza dei ghiacciai.
Il viaggio, parte della XXXVIII spedizione organizzata dal P.N.R.A. - Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, è iniziato a Ravenna nel novembre 2022, passando per lo Stretto di Suez e l'Oceano Indiano, fino a raggiungere la Baia di Terranova.
Il giornalista Stefano Valentino, in collaborazione con Chiara Bellini, Francesco Scura e tutto lo staff di Morgana Production, ha trascorso due mesi a bordo della nave rompighiaccio italiana Laura Bassi dell'O.G.S. - Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste, insieme a un team di ricercatrici e scienziati, per studiare i ghiacciai in Antartide e comprendere meglio l'evoluzione del clima terrestre.
Sospesi nel tempo e nello spazio
Tutto lo staff a bordo ha condotto ricerche ininterrottamente, navigando in un ambiente in cui il sole non tramonta mai, dando l'illusione di restare sospesi nel tempo e nello spazio: l'esistenza stessa dell'equipaggio sembrava sospesa nell'infinita luce dell'Antartide, circondati da ghiaccio marino e ghiaccio continentale che sembravano danzare in una sorta di movimento geofisico attraversando oltre 3.000 chilometri di acque antartiche.
L'esperienza della navigazione tra i ghiacciai, in particolare il R.I.S. - Ross Ice Shelf, la più grande piattaforma di ghiaccio del mondo, che si estende per una superficie pari a quella della Francia, è di fatto una narrazione nella storia: nella storia del nostro pianeta, come nella storia delle più incredibili avventure umane.
Catastrofe in evoluzione
Non solo, perché parallelamente al senso dell'avventura corre l'evoluzione drammatica del surriscaldamento della Terra: secondo un recentissimo studio anglo-norvegese, infatti, si prevede un possibile scioglimento accelerato della calotta antartica a causa dell'aumento delle temperature.
Tutta quest'area, il Mare di Ross (che nel 2017 è diventato l'area marina protetta più grande del mondo, con oltre 1,55 milioni di chilometri quadrati), è un importante laboratorio naturale per la ricerca climatica, geologica e biologica, ospitando un'ampia e incredibile varietà di specie animali.
Gli scienziati, attraverso il lavoro di ricerca, studiano i cambiamenti climatici e le conseguenze sulle calotte glaciali: i risultati di questi studi potrebbero aiutare a prevedere le future condizioni di anidride carbonica e temperatura e le possibili conseguenze sulla fusione della calotta glaciale antartica.
Con le ricerche sul campo è possibile osservare anche le interazioni tra il ghiaccio marino, l'aria e l'acqua, e come queste influenzano il clima globale.
Una delle ricerche, per esempio, contribuisce allo sforzo internazionale per mappare completamente i fondali dell'Oceano Antartico, di cui al momento solo il 27% è conosciuto, con l'obiettivo di raggiungere una mappatura completa entro il 2030.
Un viaggio che continua
Questo viaggio è (e rimarrà) un'esperienza straordinaria, un'avventura che ha portato con sé una consapevolezza in più sull'importanza dell'Antartide per il nostro pianeta.
Ora, con i container pieni di campioni e attrezzature, siamo pronti per tornare in Italia e iniziare l'analisi dei dati raccolti: mentre la nave gradualmente si avvicina alle coste italiane, guardiamo indietro con rinnovato interesse per tutto ciò che abbiamo visto e imparato durante questa missione.
Le tempeste di Cabo de Hornos (la punta più meridionale dell'America Latina), le distese di ghiaccio dell'Antartide, le creature marine che popolano il Mare di Ross: tutto ciò rimarrà per sempre impresso nelle nostre emozioni e nel nostro futuro sguardo sull'evoluzione della sfida al cambiamento climatico.
Eppure, non possiamo fare a meno di sentire il richiamo dell'Antartide, il desiderio di tornare un giorno per continuare a esplorare e scoprire i segreti nascosti di questo continente remoto.
Il viaggio è stato portato a termine con successo, ma il nostro impegno per l'Antartide e per la salvaguardia del nostro pianeta continua, consapevoli che il lavoro di oggi è solo un passo di un lungo viaggio verso la conoscenza e la consapevolezza ambientale.
Francesco Scura '23
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